Vorremmo parlarvi oggi del nostro reparto di Veterinaria che ci permette di essere al vostro fianco nella cura dei vostri amici a quattro zampe.
Per fare questo abbiamo deciso di trattare un problema molto comune, soprattutto nei nostri cani e gatti più anziani, ossia l’artrosi articolare.
Artrosi primaria e secondaria
È un fenomeno simile a quello che accade negli uomini: con il passare dell’età le cartilagini presenti nelle articolazioni si consumano causando la comparsa dell’artrosi. Può interessare tutte le articolazioni principali del cane e del gatto come spalle, gomito, ginocchia, colonna vertebrale ed anche. In questo caso viene classificata come artrosi primaria.
Cani di taglia medio o grande e cani in sovrappeso sono maggiormente esposti al rischio di insorgenza. In caso interessi un solo arto, è solitamente dovuta alla presenza di malattie congenite quali la displasia dell’anca o all’uso ripetuto di quell’articolazione o, ancora, ad una precedente frattura. In questo caso viene definita di tipo secondario.
Come accorgersene?
I nostri amici a quattro zampe hanno una soglia del dolore più alta della nostra, quindi potrebbero mostrarci i sintomi dell’artrosi solo in fase avanzata.
Il nostro cane o gatto inizieranno a zoppicare o a muoversi con rigidità. Questo sarà maggiormente evidente dopo momenti in cui è stato fermo a lungo, come la mattina o dopo una dormita. Inoltre questo potrebbe aumentare con il freddo!
Se osservi questi fenomeni e il tuo animale è più riluttante a movimenti come saltare nel baule della macchina o se si lecca frequentemente un arto, è opportuno rivolgersi al veterinario!
Rimedi
Essendo l’artrosi un processo degenerativo cronico e progressivo, non è possibile bloccarla del tutto, ma ci sono vari approcci che possiamo adottare per rallentarne il decorso e sollevare i nostri animali dal dolore.
Il primo e più facile approccio è quello di far perdere peso al cane, in modo tale da alleggerire il peso che le articolazioni devono portare. Inoltre è importante far fare esercizio regolare e a basso carico, come passeggiate tranquille o nuoto e ricorrere ad approcci fisioterapeutici. È importante infatti evitare la perdita di massa muscolare che può portare ad un peggioramento dei sintomi.
L’uso di integratori specifici per periodi prolungati inoltre risulta fondamentale.
Nel nostro reparto di veterinaria ad esempio siamo forniti di ottimi integratori che contengono attivi a basso peso molecolare, facilmente assorbibili, che, grazie alla localizzazione a livello articolare, vanno ad agire a supporto del metabolismo articolare. Tra i principi attivi degli integratori maggiormente consigliati dai veterinari e da noi farmacisti, troviamo:
- glucosamina per un’efficiente lubrificazione dell’articolazione
- condroitin solfato a basso peso molecolare in grado di fornire nutrizione e protezione alle cartilagini
- acido ialuronico a basso peso molecolare che va ad agire sulla sinovite
- attivi naturali quali estratti di boswellia, thé verde e clorofilla che riducono l’infiammazione e lo stress ossidativo
- collagene che va ad agire sulla risposta immunitaria locale.
L’uso di questi integratori porta ad una riduzione del dolore ed un’aumentata mobilità.
È importante inoltre utilizzare prodotti specifici a seconda della specie. Solo il veterinario infine potrà decidere se è necessario ricorrere all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei per uso veterinario.